2019
committente: Condominio via Terni
località: ROMA – Via Terni
prog. strutture: arch. MASSIMO D’ASCENZO
stato opera: eseguita
Descrizione degli interventi:
La necessità di messa in sicurezza nasce dalla presenza di danneggiamenti dei laterizi del solaio all’intradosso, con distacco di porzioni degli stessi.
Il danneggiamento è stato riscontrato durante i lavori di ristrutturazione dell’int.13, dopo la rimozione del controsoffitto in camera a canne posto all’intradosso del solaio di copertura.
Il solaio esistente è costituito da profili metallici IPN160 con tre blocchi di laterizio inseriti tra i profili, e conformati a voltina (volterrane). Va notato che le voltine esistenti presentando una monta di circa 2cm risultano avere un comportamento a volta poco efficace, in quanto risultano estremamente ribassate.
Le configurazioni tipo del solaio esistente sono due:
- La prima configurazione di solaio è data da una coppia di travi IPN160 poste a distanza 30cm l’una dall’altra. A loro volta le coppie sono poste a distanza 80cm l’una dall’altra. La distanza di 30cm è completata mediante l’interposizione di un singolo laterizio piano, mentre la distanza di 80cm è completata mediante tre laterizi posti a voltina, con le modalità sopra indicate.
Questa configurazione è presente sulle porzioni di solaio che presentano le luci maggiori (5.14m e 6,07m). Risulta quindi una fascia di carico di solaio applicata sulla singola trave pari a L=(80cm+30 cm)/2 = 60cm.
- La seconda configurazione di solaio è data da travi singole IPN160 poste a distanza 80cm l’una dall’altra. La distanza di 80cm è completata mediante tre laterizi posti a voltina, con le modalità sopra indicate. Questa configurazione è presente sulle porzioni di solaio che presentano luci più limitate, nelle porzioni triangolari delle stanze (» 4.50 m o inferiori). Risulta una fascia di carico di solaio applicata sulla singola trave pari a L=80cm
Da un’analisi preliminare la configurazione più sollecitata e più vincolante è la prima, in virtù della luce di calcolo maggiore; motivo per cui verrà analizzata questa configurazione di carico, in quanto maggiormente vincolante ai fini del dimensionamento e delle verifiche.
Trave: IPN160
Luce di calcolo: 6.07 m
Fascia di carico di solaio: 60 cm
Sono state previste due fasi di intervento:
Prima fase: “Messa in sicurezza”
La messa in sicurezza del solaio deriva dalla presenza di diffusi danneggiamenti dei laterizi delle voltine all’intradosso dello stesso. Questa fase consiste nella realizzazione di elementi di presidio in lamiera grecata e riempimento in schiuma atti a proteggere l’appartamento sottostante dalla caduta di laterizi o dallo sfondellamento degli stessi.
Gli interventi previsti sono stati eseguiti esclusivamente sull’intradosso del solaio, lavorando all’interno dell’appartamento int. 13; terminata la messa in sicurezza il proprietario potrà rientrare nell’immobile ed ultimare i lavori programmati di manutenzione.
In questa prima fase sono stati aggiunti dei profilati metallici (T80x80) alle travi esistenti (IPN160) che ne aumentano la resistenza e riducono la deformabilità, costituendo di fatto una parte dell’intervento di consolidamento del solaio.
Gli stessi profili aggiunti inoltre servono da appoggio per un piano formato da lamiera grecata utilizzato per contenere la caduta delle volterrane in laterizio forato per mettere in sicurezza l’appartamento sottostante.
Nello specifico gli interventi della prima fase consistono in:
- Riempimento dei fori esistenti sulle murature perimetrali con spezzoni di laterizio pieno e malta antiritiro. Questa lavorazione deve essere effettuata per prima in modo da ripristinare la continuità della muratura perimetrale.
- Taglio della parte superiore dei tramezzi per consentire il successivo posizionamento dei profilati aggiuntivi e della lamiera grecata nell’intradosso del solaio di copertura.
- Consolidamento delle travi IPN 160 esistenti tramite l’aggiunta di profilati a T 80×80. I due profilati verranno uniti tramite dei connettori saldati ad interasse 75 e 50 cm come da schema allegato (tav. MS – 01). Le saldature devono essere eseguite da saldatori qualificati in possesso di idonea certificazione. I connettori tipo A e B devono essere prefabbricati in officina e poi saldati all’intradosso delle travi metalliche in cantiere. Le travi IPN 160 esistenti sono sottodimensionate rispetto alla normativa vigente. L’aggiunta dei profilati a T 80×80 ne aumenta la resistenza a flessione e diminuisce la deformabilità. La sezione delle travi composte così ottenuta risulta a norma, pertanto questo intervento costituisce di fatto una parte di consolidamento del solaio. I profili a T risultano necessari anche per poter posizionare i fogli di lamiera grecata che costituiscono il vero e proprio presidio contro lo sfondellamento dei laterizi delle volterrane, e la caduta di materiale.
- Posizionamento di profilati a L 80x80x8 inghisati alla muratura perimetrale con barre Ø14 di lunghezza 200 mm ogni 50 cm. I profilati ad L 80x80x8 verranno posizionati per appoggiare la lamiera grecata nei lati obliqui e dove manca l’appoggio delle T 80×80.
- Posizionamento della lamiera grecata H55 spessore 1 mm fissata agli appoggi (T 80×80 e L 80x80x8) tramite saldatura o viti.
- Insufflaggio di schiuma poliuretanica nell’interstizio tra volterrane e lamiera grecata. L’insufflaggio della schiuma svolge sia la funzione di aumentare l’isolamento termico del solaio di copertura, oltre a realizzare un presidio contro lo sfondellamento delle volterrane.
Seconda fase: “Consolidamento”
Consiste nel definitivo rinforzo del solaio stesso eseguito all’estradosso, mediante la realizzazione di una soletta in c.a. alleggerito con connettori saldati alle travi sottostanti, che migliora le prestazioni statiche del solaio stesso.
Come detto gli interventi previsti sono stati eseguiti dal lastrico solare e consistono nel completamento del consolidamento del solaio tramite realizzazione di soletta in c.a. collegata alle travi e alle murature portanti perimetrali e nel rifacimento della finitura del lastrico solare compreso massetti, impermeabilizzazione e pavimentazione.
Nello specifico gli interventi della seconda fase consistono in:
- Demolizione delle finiture del lastrico solare ovvero pavimento in marmette e zoccolino, sottofondo, guaina e bocchettoni, massetto delle pendenze.
- Spicconatura dell’intonaco in verticale per una altezza di cm 30.
- Rimozione delle parti di canne fumarie esistenti precedentemente demolite non totalmente.
- Demolizione della soletta in calcestruzzo fino a scoprire l’estradosso delle travi IPN 160 e loro pulizia.
- Saldatura dei connettori tipo C sull’estradosso delle travi IPN 160 ad interasse 75 e 50 cm come da schema allegato (tav. ST – 02).
- Esecuzione di perfori diametro 14 mm nella muratura perimetrale dei vani esagonale e trapezoidale di lunghezza 30 cm ad interasse 50 cm, successiva posa di barre B450C Ø12 mm L=100 cm nei perfori ed inghisaggio con resina HILTI HIT-HY 70 della parte inserita nella muratura.
- Posa in opera di rete elettrosaldata Ø6 mm passo 10×10 cm, i fogli di rete dovranno essere sovrapposti nelle giunzioni per almeno una maglia.
- Getto di una soletta di spessore 5 cm in cls strutturale alleggerito densità 1600 kg/mc.
- Esecuzione di massetto alleggerito delle pendenze con spessore nel punto di minimo almeno 4 cm con pendenza di circa 1%.
- Preparazione del piano di posa dell’impermeabilizzazione con primer.
- Rifacimento dei bocchettoni.
- Posa di impermeabilizzazione in doppio strato di guaina da 4 mm ciascuno, compreso i risvolti sui verticali per una altezza di circa 30 cm.
- Rifacimento intonaco a protezione dei verticali di guaina per una altezza di 30 cm.
- Esecuzione di massetto alleggerito di spessore 5 cm.
- Posa in opera del pavimento con opportuni giunti di dilatazione e del battiscopa in mattonelle di gres formato 30×15 cm. Il materiale sarà fornito dall’impresa e scelto dal Direttore dei Lavori su minimo tre campioni forniti dall’appaltatore.